La storia della mia attuale passione inizia nel lontano 1986 con l’arrivo in casa del mio primo Setter Inglese! Con l’aiuto e la complicità dei miei zii, andai da un contadino del mio paese la cui cagna aveva partorito sette cuccioli.
La cucciolata era in un pagliaio e lì scelsi il mio primo Setter, o meglio, così pensavo!
Avevo sedici anni e già fantasticavo progettando l’apertura della stagione di caccia di due anni più tardi, quando avrei avuto diciotto anni, il porto d’armi e un cane pronto.
Quante speranza! Quante illusioni! Con l’inizio della pratica dell’arte venatoria mi resi subito conto che anche se un cane è bianco e nero e ha il pelo più o meno lungo e setoso, non si può dire che sia un Setter Inglse.
Quel cane, infatti, fu un vero disastro, scarsa passione, tipicità zero e ferme da elefante. Nonostante tutto lo tenni per ben quattro anni ma senza alcun risultato.
Verso i primi anni novanta, ormai stanco e deluso, durante uno dei miei numerosi viaggi di lavoro, non so perché o per cosa, svincolai a Pagognaga in quel di Mantova. Superando il casello autostradale, mi trovai davanti un grosso cancello con su scritto “Premiato allevamento della Bassana” del Cav. Lui Remo. Senza saperlo, ne volerlo, ero finito nel tempio del Setter Inglese.
Bussai al cancello, entrai e dopo un paio di ore ne uscii con in braccio Ira della Bassana, una dolcissima cucciola di Setter Inglese, quello vero! Ma soprattutto uscii con conoscenze diverse e la consapevolezza che quella famiglia si sarebbe aggiunta alla cerchia dei miei amici. È al Cav. Remo che devo tutte le conoscenze che ho in materia, sia della razza che della cinofilia in generale (mi permetto di consigliarvi, se siete appassionati come me di cinofilia, una visita a questa persona straordinaria!). Ira della Bassana visse undici meravigliosi anni e divenne una specialista nella caccia alla Becaccia di cui sono appassionato. In allevamento abbiamo ancora oggi la progenia di Ira, e proprio su di essa abbiamo poggiato le fondamenta. Il nostro piccolo allevamento si basa sulla creazione di soggetti specialisti nella caccia alla beccaccia, unica caccia che pratichiamo sia in Italia che all’estero in modo quasi maniacale.
Alleviamo uno, due cucciolate all’anno (e non sempre!) proprio per preparare bene i cuccioli.
Nel 2007 è arrivata la concessione per l’affisso che sarà “Allevamento delle Querce Merizie” scelto per il nome della contrada in cui siamo.
La nostra storia va avanti con Gaio e Ginger (entrambi campioni di lavoro) e altri, nipoti e non della grande Ira.
Proprio ad Ira è dedicato tutto il progetto e tutti i risultati fin’ora ottenuti e tutti quelli che spero seguiranno.